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domenica 12 giugno 2011

Comunicazione interculturale

Esistono degli ostacoli psico-affettivi della comprensione interculturale che portano dalla paura del diverso alla tentazione di vedere in esso un capro espiatorio.

LaRay Barna ha elencato gli ostacoli che a suo parere impediscono la comunicazione interculturale:
Ostacoli
  1. la presunzione di essere uguali, che impedisce di vedere la diversità
  2. la differenza linguistica
  3. i fraintendimenti verbali
  4. i preconcetti e gli stereotipi
  5. la tendenza a giudicare
  6. la forte ansia.
Comprendersi non è un ''evento naturale'' ma uno sforzo e una scelta che va in controtendenza con l'individualismo e la chiusura.
Riprendendo la metafora informatica proposta da Hofstede:

la comunicazione interculturale dovrebbe accompagnare e favorire la costruzione di un ''mondo perfetto'' non dove tutti hanno Windows o Macintosh o Unix, ma in cui ciascuno ha il sistema operativo che preferisce o che si è trovato nel suo computer e questo non gli crea alcuna difficoltà nel collegarsi con gli altri

 Bibliografia utile

Oltre a questi ostacoli aggiungerei anche altre barriere alla comunicazione:

  1. interrompere
  2. dare giudizi
  3. offrire consigli
  4. minacciare
  5. svalutare
  6. deridere
  7. generalizzare
  8. incalzare
  9. imporre
  10. interpretare

2 commenti:

  1. complimenti!!!!!!!!!!!!sono molto intesressata a questo argumento sugli iimigrati
    Vorrei solo aggiungere due cose...le straniere sono dimenticato e nascosto ...
    Si vuole conoscere per collaborare...
    Ma a volta Italia sono ignorante del mondo dei immgrati purtroppo oggi giorno tante immigrate sono molto preparate ...Cmq loro competenze e potenzialita sono svalutate...quindi sono costretto di fare lavoro precario....
    Ma dobbiamo lavorare di piu con la seconda generazione di immigrati ...perche nostri figli non vogliono soffrire come noi...
    Mami

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  2. Grazie Mami, sono daccordo con te, abbiamo bisogno di conoscersi e collaborare per superare l'ignoranza...ed è importante lavorare con le seconde generazioni.

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