Esistono degli ostacoli psico-affettivi della comprensione interculturale che portano dalla paura del diverso alla tentazione di vedere in esso un capro espiatorio.
LaRay Barna ha elencato gli ostacoli che a suo parere impediscono la comunicazione interculturale:
Ostacoli- la presunzione di essere uguali, che impedisce di vedere la diversità
- la differenza linguistica
- i fraintendimenti verbali
- i preconcetti e gli stereotipi
- la tendenza a giudicare
- la forte ansia.
Comprendersi non è un ''evento naturale'' ma uno sforzo e una scelta che va in controtendenza con l'individualismo e la chiusura.
Riprendendo la metafora informatica proposta da Hofstede:
la comunicazione interculturale dovrebbe accompagnare e favorire la costruzione di un ''mondo perfetto'' non dove tutti hanno Windows o Macintosh o Unix, ma in cui ciascuno ha il sistema operativo che preferisce o che si è trovato nel suo computer e questo non gli crea alcuna difficoltà nel collegarsi con gli altri
Oltre a questi ostacoli aggiungerei anche altre barriere alla comunicazione:
- interrompere
- dare giudizi
- offrire consigli
- minacciare
- svalutare
- deridere
- generalizzare
- incalzare
- imporre
- interpretare
complimenti!!!!!!!!!!!!sono molto intesressata a questo argumento sugli iimigrati
RispondiEliminaVorrei solo aggiungere due cose...le straniere sono dimenticato e nascosto ...
Si vuole conoscere per collaborare...
Ma a volta Italia sono ignorante del mondo dei immgrati purtroppo oggi giorno tante immigrate sono molto preparate ...Cmq loro competenze e potenzialita sono svalutate...quindi sono costretto di fare lavoro precario....
Ma dobbiamo lavorare di piu con la seconda generazione di immigrati ...perche nostri figli non vogliono soffrire come noi...
Mami
Grazie Mami, sono daccordo con te, abbiamo bisogno di conoscersi e collaborare per superare l'ignoranza...ed è importante lavorare con le seconde generazioni.
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